Guida alla scelta della giusta minipala

La minipala è una macchina compatta, robusta ed estremamente versatile. Nell’utilizzo standard viene generalmente impiegata per lo spostamento e il carico scarico di diversi materiali. Ma grazie alla possibilità di applicare al braccio una varietà di accessori, può essere utilizzata per più lavori. 

La benna tradizionale può infatti essere sostituita con benne miscelatrici, per la lavorazione del calcestruzzo, lame spazzaneve, trivelle e fresatrice per asfalto, o forche per pallet. Diversi accessori che rendono le minipale macchinari altamente flessibili, utili per interventi in diversi settori, da quello edile a quello agricolo.

Ma in base a quali criteri si sceglie la minipala adatta al tipo di impiego a cui è destinata?

Minipala cingolata o gommata?

È possibile scegliere due tipologie diverse di minipala. A seconda del tipo di trazione che utilizzano, questi macchinari si differenziano per caratteristiche e modalità di impiego.

Minipala cingolata

La minipala cingolata è un macchinario agile e con una grande capacità di disimpegno. Grazie alla sua praticità è ideale per lavorazioni in ambito edile e di manutenzione del verde. La trazione cingolata permette una maggiore stabilità, che la rende ideale in caso di suoli dissestati. Per avere ulteriore aderenza al terreno si può inoltre optare per la versione con cingoli in gomma.

Minipala gommata

La minipala gommata a 4 ruote è meno soggetta all’usura e di conseguenza adatta a coprire lunghe percorrenze. Inoltre, le ruote consentono  una maggiore manovrabilità del macchinario. Stabilità e controllo di questa tipologia di minipala aumentano se le 4 ruote gommate sono tutte sterzanti.

La minipala giusta: come il terreno influenza la scelta

Le caratteristiche e la morfologia del terreno su cui si vanno a effettuare i lavori sono elementi da considerare nella scelta della minipala più adatta.

La minipala cingolata, che garantisce maggiore aderenza al suolo, è ideale su terreni scoscesi, dissestati, bagnati e scivolosi. Si presta quindi a lavorazioni realizzate in spazi ristretti, in pendenza e sdrucciolevoli, in cui è necessario avere una buona stabilità.

La minipala gommata è perfetta invece per l’asfalto, per pavimentazioni in cemento e per terreni piani o in salita , che non risultino  però particolarmente impervi. Questo tipo di macchinario viene generalmente impiegato per la pulizia delle strade e nei cantieri.

Minipala a braccio verticale o radiale?

Altro elemento fondamentale da tenere in conto nella scelta della giusta minipala è il tipo di braccio di cui è dotato il macchinario.

Il braccio a sollevamento verticale garantisce maggiore stabilità, capacità di carico e sollevamento in altezza. Di conseguenza viene generalmente impiegato per il carico e scarico da autocarri, la movimentazione dei materiali e per lavorazioni eseguite in spazi ristretti.

Il braccio a sollevamento radiale, che invece ha una maggiore estensione in avanti, è ideale per lavori a terra come interventi sull’asfalto, di scavo e fresatura.

I fattori che influenzano la scelta della minipala più adatta sono diversi. Dalla tipologia di lavorazioni che si intendono eseguire, alla valutazione delle condizioni in cui vengono realizzati. Se sei alla ricerca di una minipala puoi affidarti all’esperienza di Bregoli Group. Il nostro personale tecnico saprà consigliarti e guidarti nell’acquisto del modello più adatto alle tue esigenze.

Contattaci per maggiori informazioni!

Giardinaggio in autunno: 6 operazioni per prepararsi all’inverno

L’autunno è la stagione dei preparativi. Le giornate diventano via via più corte e fresche, la vegetazione inizia a cambiare colore, e lentamente ci si avvicina ai rigori dell’inverno.

Prima che il freddo arrivi, ci sono almeno 6 operazioni che puoi fare per la cura del tuo giardino. Interventi, lavori e trattamenti che puoi realizzare per preparare al meglio le piante all’arrivo dell’inverno.

Mettere al riparo piante e fiori delicati

Già nei primi mesi autunnali le temperature che si abbassano, soprattutto nelle ore notturne, possono mettere a rischio la salute delle piante più fragili. Per questo è fondamentale riporle in appositi spazi, come serre o verande, dove rimangono protette per tutto il periodo invernale.

In questi ambienti le piante da esterno possono godere dei benefici della luce e del sole, che non devono però mai essere diretti, rimanendo allo stesso tempo al riparo dalle condizioni climatiche più rigide.

Quali piante potare in autunno?

Eliminare rami in eccesso, favorire la crescita e prevenire la diffusione di infezioni. Questi e altri sono i benefici che derivano dalle operazioni di potatura.
La potatura, necessaria per il benessere generale di piante e alberi, viene svolta in diversi periodi dell’anno a seconda del tipo di vegetazione su cui si va a intervenire. In autunno, l’operazione è particolarmente indicata e consigliata per:

Alberi da frutto: che siano pomacee, drupacee o di altre tipologie fruttifere, l’autunno è la stagione ideale per la potatura di queste piante. L’operazione infatti garantisce l’alleggerimento della chioma, stimolando la crescita di nuovi rami e frutti con l’arrivo della bella stagione.

Alberi a foglia caduca: quercia, faggio e tutte quelle piante che ciclicamente perdono le foglie con l’arrivo dell’inverno. La potatura deve essere realizzata quando l’albero è completamente spoglio e a cadenza biennale o triennale.

Arbusti sempreverdi: piante che resistono alle temperature più fredde come l’Agrifoglio, l’Aucuba o il Lauroceraso. La potatura in questo caso ha una funzione di pulizia e mantenimento della forma.

Raccogliere le foglie: i benefici di un prato pulito

Strati di foglie che ricoprono lentamente il giardino davanti a casa. È il segnale inconfondibile dell’arrivo dell’inverno.
Procedere alla raccolta delle foglie in questo periodo dell’anno non solo è un’operazione fondamentale per mantenere gli spazi esterni puliti e in ordine, ma anche per garantire il benessere stesso del prato.

Le foglie cadute al suolo schermano la luce e favoriscono la proliferazione di malattie e muschi. Di conseguenza è necessario eliminarle con una certa regolarità e impedire che rimangano al suolo per lassi di tempo troppo lunghi.

Curare il terreno

Estirpare le erbacce, eliminare rami secchi, foglie o fiori appassiti, ma non solo. L’autunno è il momento ideale per rinvigorire anche il terreno attraverso il giusto apporto di sostanze nutritive.

La concimazione può essere una buona pratica per rendere il terreno più fertile e accogliente. Questa operazione va però eseguita con attenzione e in maniera controllata.
In un periodo in cui le piante entrano in una fase di riposo vegetativo bisogna infatti evitare di utilizzare concimi a base di azoto, che stimolano la produzione vegetale, e favorire concimi organici (letame, compost) o a base di potassio. Questi concimi permettono di creare riserve di energia e di proprietà nutritive, fondamentali per favorire la nascita di nuovi germogli in primavera.

Cosa puoi piantare in autunno?

Colorare l’inverno con i fiori

Un giardino fiorito e colorato anche in inverno è possibile? Assolutamente sì, basta scegliere le piante giuste.
Ciclamico o Erica Gracilis, per animare giardino o balcone con fioriture dalle cromie delicate, sui toni del bianco e del rosa. Viola del pensiero, con i suoi inconfondibili fiori a chiazze variopinte, o Rosa di Natale se invece si vuole aggiungere una varietà di colore agli spazi esterni.

Per colorare e scaldare i mesi più freddi, è importante però ricordarsi di seminare queste piante appena ha inizio la stagione autunnale.

Bulbi a fioritura primaverile: Tulipani, Narcisi e Giacinti

Il tulipano, pianta originaria dell’Asia Mediorientale e divenuta poi simbolo dell’Olanda, è una tra le bulbose più diffuse al mondo. Simbolo della bella stagione, con l’arrivo dei primi caldi rallegra con la sua grande varietà di colori aiuole e terrazzi.

Il narciso, fiore legato a miti e leggende antiche, è una pianta bulbosa che non teme particolarmente il freddo e di facile coltivazione. Raffinato ed elegante, regala fioriture dai toni delicati e allegri. Una pianta che ha affascinato per la sua forma, e soprattutto il suo profumo, le civiltà più antiche.

Il giacinto è un’altra pianta dal profumo intenso e ben riconoscibile. Un fiore dalle colorazioni accese e variegate. È una bulbosa estremamente resistente, che può crescere anche in zone di penombra.

A partire da settembre fino ad arrivare a novembre inoltrato, si può procedere alla messa a dimora di queste bulbose. Per piantare i bulbi è necessario scavare buche profonde circa 15/20 centimetri, poste fra loro a una distanza di 10 centimetri.

Se sei alle prese con gli ultimi lavori autunnali e hai necessità di rinnovare i tuoi attrezzi per le operazioni di potatura di piante o alberi, contattaci. Saremo felici di aiutarti!

Guida alla scelta di un escavatore

Come determinare il tipo di escavatore più adatto alle proprie esigenze di lavoro?

L’escavatore meccanico è una macchina polivalente che, a seconda dell’attrezzo utilizzato, realizza operazioni diverse.
La sua versatilità la rende una macchina indispensabile per i lavori di sterro nei cantieri edili, per le operazioni di movimentazione di prodotti sfusi, per la demolizione, le attività forestali e quelle estrattive.

Ma vediamo insieme quali sono i criteri per scegliere quello giusto.

Gli escavatori: versatili e polivalenti

 L’escavatore, detto anche pala meccanica, scavatrice o escavatore idraulico, è una macchina da movimento terra costituita da un telaio, gommato o cingolato, una torretta girevole in cui si trova il posto di guida, il motore, i sistemi idraulici e un braccio mobile.
Il braccio degli escavatori si può completare con diversi accessori e attrezzi.
Per esempio, le benne, utilizzate per le operazioni di scavo, e poi pinze, griffe, forche, martelli idraulici.

Quali sono i criteri di scelta di un escavatore?

I principali criteri che influiscono sulla scelta di un escavatore sono:

  • uso previsto
  • dimensioni e quindi peso
  • potenza del motore.

La varietà di dimensioni disponibili è molto ampia e va da meno di una tonnellata per i modelli più piccoli a più di 100 tonnellate per gli escavatori più grandi, utilizzati ad esempio nelle miniere.
Per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze bisogna tenere conto del fatto che un escavatore troppo piccolo non è in grado di realizzare operazioni complesse, mentre uno troppo grande potrebbe finire per essere troppo costoso o ingombrante per l’utilizzo a cui è destinato.
La potenza del motore, che si trasmette al braccio e agli accessori montati sul braccio, dipende dalle dimensioni della macchina. Un motore più potente consentirà di effettuare operazioni più importanti.

Vediamo nel dettaglio dimensioni e utilizzo dei vari escavatori:

  • 1 tonnellata Microescavatori: utilizzati per lavori semplici, nel settore agricolo e dell’edilizia, perché può essere manovrato in spazi stretti
  • 6 tonnellate Miniescavatori, o escavatori compatti: utilizzati per lavori di scavo per fondazioni, di sterro per abitazioni individuali, operazioni di scavo di trincee
  • 10 tonnellate Midi-escavatori: più performanti dei miniescavatori, permettono di effettuare lavori più complessi pur rimanendo macchine poco ingombranti.
  • 30 tonnellate Escavatori standard: per le operazioni di sterro e di demolizione nei cantieri più grandi
  • 100 tonnellate Escavatori di grandi dimensioni o escavatori ad alto rendimento: lavori di sterro di grande entità, sollevamento di carichi molto pesanti ed estrazioni minerarie.

Oltre alle dimensioni, esistono configurazioni per escavatori che li rendono perfetti per specifiche applicazioni.

Escavatori da demolizione: dotati di un braccio più lungo in grado di raggiungere la vetta degli edifici e di una cabina protetta contro la caduta accidentale di materiali, inclinabile verso l’alto per consentire all’operatore di osservare la superficie su cui sta lavorando.

Escavatori senza sbalzo posteriore, che ruotano intorno a un asse senza sporgersi rispetto alla superficie a terra della macchina, capaci quindi di lavorare in prossimità di muri e pareti senza urtarle.

Escavatori ragno, dotati di “gambe” articolate che consentono di lavorare su terreni scoscesi o difficili.

Escavatori multifunzione, il cui braccio possiede articolazioni supplementari che consentono loro di aumentare la gamma di movimenti possibili e di conseguenza anche la versatilità della macchina.

Escavatori per strada e rotaia, capaci di spostarsi anche su reti ferroviarie.

Escavatore cingolato o gommato?

L’escavatore cingolato

Se avete bisogno di un escavatore per terreni mobili, come i terreni acquitrinosi, scegliete un escavatore cingolato. I cingoli hanno un’eccellente capacità di trazione e favoriscono la stabilità della macchina.
Sono perfetti per i terreni più mobili ma tendono a usurarsi più in fretta su un terreno duro e abrasivo come l’asfalto. Sono modelli lenti, non superano i 5 km/h, e sono quindi indicati per le operazioni che non richiedono frequenti spostamenti.

L’escavatore gommato

Gli escavatori gommati raggiungono invece una velocità di 35 km/h, e sono quindi adatti a operazioni in cui la macchina deve spostarsi molto. Hanno una trazione meno potente dei cingoli perché hanno una superficie di contatto minore ma, come è facile intuire, le ruote sono più adatte alle superfici dure, come, ad esempio, il calcestruzzo e l’asfalto.

Escavatori elettrici

Negli ultimi anni sono comparsi sul mercato anche modelli a batteria, elettrici al 100%. Rispetto ai tradizionali escavatori con motore diesel hanno un livello molto basso di inquinamento acustico e non inquinano.
Sono quindi molto indicati per i contesti urbani.

Se vuoi approfondire le informazioni per scegliere il migliore escavatore per le tue operazioni non esitare a contattarci! Ti offriremo tutta la nostra consulenza per aiutarti nella scelta.

 

Potatura alberi: attrezzi e consigli

È davvero necessario intervenire con le operazioni di potatura durante l’anno?
Ed è vero che le piante ne hanno bisogno per crescere?
Quando è il momento migliore per potare le piante?

A queste e altre domande cercheremo di dare una risposta in questo articolo, dedicato alla potatura e agli attrezzi necessari per farla bene e senza rischi.

Perchè potare gli alberi?

 Le piante si potano fondamentalmente per rispondere a queste necessità:

  • controllare e favorire la produzione delle piante da frutto
  • favorire la longevità della pianta
  • rimuovere focolai di infezione, soprattutto fungina
  • regolare l’attività vegetativa delle piante ornamentali, quelle che si trovano in città e nei giardini.

Soprattutto per quando riguarda la potatura delle piante in ambiente urbano, lo scopo non è solo quello di avere piante esteticamente belle da vedere nel loro contesto, ma anche eliminare rischi come cadute di rami o schianti pericolosi per i cittadini e le loro proprietà.

Come si potano gli alberi?

 Le principali operazioni di potatura con cui si controlla la crescita delle piante sono:

spuntatura: è un taglio abbastanza superficiale, che favorisce l’irrobustimento dei rami non tagliati e lo sviluppo di nuove gemme;

speronatura: un accorciamento alla base dei rami che favorisce la crescita di nuovi rami vigorosi e il risveglio delle gemme dormienti;

diradamento: l’asportazione completa di rami anche di grandi dimensioni che assicura alla pianta un migliore equilibrio chioma-radici;

taglio di ritorno: consiste nel recidere un ramo immediatamente al di sopra di un ramo di ordine inferiore. Il ramo che così rimane sostituisce la cima di quello asportato.

Quando si deve potare?

 A seconda del tipo di albero e dei risultati che si vogliono ottenere, si effettuano potature in diversi periodi dell’anno.

Potature primaverili

Sono le potature più importanti come volume di materiale asportato, e si fanno prima che spuntino le nuove foglie.

Potature estive

In estate si potano solo le piante che hanno già raggiunto la fioritura e sono cresciute molto: in questo caso la potatura le rinforza e aumenta la loro successiva crescita.

Potature autunnali

L’autunno è un periodo di riposo vegetativo per le piante: in questo momento la potatura è più facile, specie per gli alberi ad alto fusto.

Potature invernali

Come per le potature autunnali, le operazioni nei mesi invernali sono più facili, perché gli alberi sono in riposo vegetativo.

Potature: quali attrezzi servono?

Tra gli attrezzi indispensabili per le potature in qualunque stagione troviamo sicuramente gli strumenti da taglio. Devono essere sempre ben affilati: se il taglio è netto, la pianta lo cicatrizza più velocemente e si riducono i rischi di infezione. Vediamoli un po’ più nel dettaglio.

Cesoie

Le cesoie si utilizzano per i rami meno spessi e per affinare il lavoro di potatura. Le lame delle cesoie devono essere ben affilate: un taglio grossolano, che in parte strappa il ramo, danneggia l’albero e vanifica il lavoro.

Le cesoie possono essere a cricchetto o a doppio taglio.
Le cesoie a cricchetto compensano la forza insufficiente delle mani con i rami più duri. Sono particolarmente indicate per eliminare i polloni delle piante.
Le cesoie a doppio taglio sono consigliate per i più esperti, che hanno molta forza nelle mani e sanno praticare un taglio netto. Sono molto indicate per i frutteti e le piante ornamentali.

Forbici ad asta lunga

Le forbici ad asta lunga con i manici telescopici consentono di arrivare ai rami più alti anche da terra. È sempre importante assicurarsi che il taglio sia netto e preciso.

Seghetti

I seghetti possono avere lama dritta o lama curva. Devono essere puliti attentamente dopo ogni operazione di potatura e mantenuti sempre ben affilati. Con il tempo e l’utilizzo si dovrà valutare se sostituire la lama quando sarà troppo usurata.

Attrezzi meccanici a benzina

Se per le aree verdi più ridotte sono sufficienti attrezza come seghetti e cesoie, quando le zone sono più estese e gli interventi di potatura più impegnativi, gli attrezzi meccanici a benzina sono assolutamente necessari.

Motoseghe

Difficile farne a meno quando si ha a che fare con alberi come querce, pini o castani. L’importante è usare molta attenzione e imparare a maneggiarle da chi è più esperto. L’utilizzo della motosega è infatti molto diverso da quello di una normale sega non a motore.

Le motoseghe per la potatura devono essere maneggevoli e leggere, senza rinunciare alla qualità di uno strumento professionale, sia per il risultato finale della potatura che per la durata dell’attrezzo nel tempo.

Hai bisogno di rinnovare i tuoi attrezzi per la potatura? O ti servono consigli per acquistare i più adatti alle tue necessità?
Contattaci, saremo felici di aiutarti!

Come scegliere il robot rasaerba

Desideri automatizzare il più possibile le operazioni di taglio dell’erba e cura del tuo prato?
I robot tagliaerba sono la soluzione! Sono apparecchi che ti aiutano a mantenere sempre in ordine il prato del giardino di casa tagliando e regolando l’erba, e semplificando la vita!
In commercio ce ne sono molti, con diverse caratteristiche: vediamo insieme come scegliere quello giusto.

Come è fatto un robot tagliaerba?

Un robot tosaerba è un dispositivo alimentato a energia elettrica con una batteria ricaricabile, che funziona quindi senza fili. Questi robot sono silenziosi e precisi, in grado di lavorare su diversi tipi di terreno, anche quelli con una forte pendenza.
Hanno un sistema GPS integrato grazie al quale mappano il giardino in un processo continuo di autoapprendimento.

Una volta caricata la batteria e programmato, il robot da giardino si muoverà automaticamente per tagliare e regolare l’erba, per poi tornare da solo alla stazione di ricarica una volta terminato il lavoro o quando la batteria si sta esaurendo.
Il raggio di azione del robot è delimitato da un cavo esterno perimetrale (anche se esistono modelli che non ne hanno bisogno).

E l’erba tagliata?

E l’erba tagliata dove finisce?
I migliori robot tagliaerba hanno il taglio mulching: sminuzzano l’erba e la distribuiscono sul prato. In questo modo l’erba tagliata diventa un concime naturale che aiuta il prato a diventare resistente, e tu non ti devi preoccupare di vuotare il sacco raccoglierba e smaltire l’erba tagliata.

Come scegliere un robot tosaerba?

Il mercato propone diversi robot tagliaerba, per scegliere quello più adatto alle tue esigenze devi tenere conto di alcune variabili.

Innanzitutto, quanto è grande l’area di lavoro del robot?
Superfici molto grandi, cioè superiori a 2000 metri quadri hanno bisogno di robottini con una maggiore autonomia, quindi sicuramente appartenenti a fasce di prezzo più alte.

La morfologia del terreno è un altro fattore importante: il prato è pianeggiante o ci sono delle pendenze? Se la pendenza è superiore ai 30 gradi, in fase di acquisto bisogna tenerne conto.

Ci sono inoltre caratteristiche che influenzano il prezzo, come il sensore che riconosce se l’erba è stata già tagliata, o la modulazione della lama, un sistema che diminuisce la velocità della lama a seconda dell’altezza dell’erba riducendo consumi e rumori.
I modelli più tecnologici sono dotati di un’app dedicata, che si scarica gratuitamente al momento dell’acquisto su smartphone o tablet. L’app consente di disegnare e programmare il percorso del robot, e anche l’accensione.
Segnala la presenza di eventuali guasti o quando è necessario un intervento di manutenzione.

Ma quindi, se acquisto un robot tagliaerba, posso dimenticarmi di tagliare il prato? La risposta è sì!
I nuovi modelli di robot tagliaerba hanno prestazioni molto elevate e assicurano un taglio uniforme.

Sono prodotti efficienti ed ecologici: Bregoli Green ti propone i migliori robot rasaerba sul mercato e ti guida nella scelta del migliore per il tuo giardino. Per maggiori informazioni sui robot tagliaerba, contattaci!

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Il nuovo shop Bregoli!

Bregoli Group inaugura un nuovo spazio espositivo e shop con due diverse sezioni, una dedicata alle macchine industriali usate come carrelli e macchine movimento terra, e l’altra incentrata sul giardinaggio.

Nello shop dedicato al giardinaggio potete avere tutta la consulenza che vi serve per acquistare le vostre attrezzature: sono in pronta consegna e i prezzi indicati sono tutti ivati, in modo da sapere subito e con precisione quanto state spendendo.

Decespugliatori, trattorini tagliaerba, robot tagliaerba, soffiatori: tutti visionabili e acquistabili. Potete scegliere di visionare prezzi e modelli anche nello shop online.

Gli orari dello shop Bregoli

Gli orari di apertura del nuovo shop sono:

da lunedì al venerdì
dalle 8:00 alle 12:00
dalle 14:00 alle 18:00.

Sabato dalle 8:00 alle 12:00.

Taglio del prato perfetto, i consigli

Taglio del prato perfetto: i nostri consigli

Un prato verde curato, soffice e folto è un piacere per gli occhi e una grande soddisfazione per i proprietari, ma è anche frutto di cura e lavoro costanti. Cosa si deve fare per avere un prato in salute?

Innanzitutto, bisogna scegliere le macchine per il giardinaggio giuste, valutando le proprie esigenze in base al tipo di erba e alla dimensione del prato. Poi bisogna rispettare le stagioni, per ognuna il lavoro da fare è diverso, e prestare attenzione all’altezza del taglio.

Ecco qui le indicazioni di Bregoli Green per la cura del vostro giardino!

Quando tagliare il prato?

Dopo il periodo invernale, in cui il nostro prato va letteralmente in letargo, deve essere effettuato il primo taglio. Che sia un prato già esistente oppure uno appena seminato, il primo taglio dell’erba va effettuato in primavera, quando la temperatura raggiunge i 15 gradi e l’erba è alta 9 o 10 centimetri.

La primavera e l’autunno sono le stagioni in cui il prato deve essere tagliato più spesso, perché il clima umido e le piogge frequenti ne accelerano la crescita.
Meglio effettuare il taglio nelle prime ore del pomeriggio, quando la rugiada è evaporata e il terreno è asciutto.
Se l’erba è troppo umida il taglio potrebbe essere irregolare.

Per tenere il giardino perfetto il taglio deve essere fatto una volta la settimana, per fortificare bene il manto erboso. Se le radici sono forti, il prato sopporta meglio siccità e calpestio.
Quando non è possibile un taglio dell’erba così frequente, bisogna comunque evitare di lasciar passare più di 15 giorni.

In estate il taglio è meno frequente, è sufficiente ogni 15 o 20 giorni, sempre nelle ore più fresche della giornata: questo per evitare che il prato inaridisca o si diradi troppo, che le piante infestanti abbiano il tempo di germinare e che il manto erboso perda la sua uniformità.

In inverno invece il taglio è sospeso: il prato va in letargo e le operazioni riprendono in primavera.

Qual è l’altezza giusta del prato?

Come abbiamo detto il primo taglio, quello che inaugura la stagione della manutenzione del prato, deve essere fatto sull’erba alta 9 o 10 centimetri.

Come regola generale è importante non tagliare più di un terzo dell’altezza dell’erba, regolando le lame del proprio mezzo di conseguenza (si evita così lo scalping, gli sfilacciamenti dei fili d’erba).
Se si desidera un’erba più corta si può raggiungere l’altezza gradualmente fino a 3 o 4 centimetri (nelle zone ombreggiate è meglio considerare qualche centimetro in più, perché la crescita è più lenta).

In ogni caso è importante non avere un prato in cui l’erba è più alta di 10 centimetri: è la misura migliore per un’ottima resa estetica e per impedire lo sviluppo di piante infestanti.

Sfalcio o mulching per il prato?

Lo sfalcio, ovvero la quantità di erba tagliata, può essere utilizzato come compostaggio o pacciamatura per le aiuole.

Un’alternativa alla necessità di smaltire lo sfalcio è il mulching, funzione sempre più richiesta nei tosaerba. Il mulching è il processo di sminuzzamento dell’erba tagliata e poi rilasciata sul prato, dove si decompone diventando un concime ricco e naturale per il prato.
Il mulching richiede un taglio d’erba frequente, perché la quantità di materia organica lasciata sul prato non deve essere eccessiva per non provocare il soffocamento del manto erboso.
Per lo stesso motivo lo sminuzzamento deve essere preciso e fine, e bisogna scegliere quindi la macchina adatta.

Il mulching non è però sempre possibile: se sappiamo che l’erba tagliata contiene semi di piante infestanti non è il caso di lasciarle sul prato. In alcune zone d’Italia, inoltre, come Alpi e Appenino, la temperatura è troppo bassa per la decomposizione.

Quale macchina per la cura del prato?

Il mercato propone diverse macchine per il taglio dell’erba: ognuna ha le sue caratteristiche e la consulenza di Bregoli Green ti aiuta a scegliere la più adatta alle tue esigenze, per l’acquisto o il noleggio:

  • Rasaerba
  • Trattorino
  • Robot
  • Decespugliatore

La manutenzione delle macchine per il giardinaggio è importantissima non solo per la loro durata e funzionalità, ma per la salute del prato stesso. Un taglio netto e senza strappi riduce stress e tempo di cicatrizzazione dell’erba, che ne guadagna in forza e salute.

L’ultimo taglio prima del prato prima dell’inverno (che sarà a fine ottobre, inizio novembre) è ancora lontano: ci aspetta una stagione di cura e manutenzione del verde. Bregoli Green è al tuo fianco, contattaci per qualunque tua esigenza di cura del tuo prato!

Tagliaerba professionale Gianni Ferrari Turbo 2K

Bregoli Group potenzia la sua flotta noleggio con Gianni Ferrari

Bregoli Group dà il benvenuto a un marchio storico delle macchine da giardinaggio made in Italy: Gianni Ferrari! Amplia così la sua flotta noleggio della divisione Bregoli Green con il tagliaerba professionale Gianni Ferrari Turbo 2k.

La storia di Gianni Ferrari

Gianni Ferrari è un marchio che ha alle spalle 70 anni di storia: 70 anni di innovazione, ricerca e qualità.
Il giovane Gianni Ferrari, a cui l’azienda deve il suo nome, brevettava già negli anni ’50 con il padre Ferdinando, macchine e componenti per l’irrigazione tra cui il famoso “giunto Ferrari”.

Nel ’57 progetta il suo primo motocoltivatore e si dedica alle macchine agricole. Una bella storia di imprenditoria italiana che non si è mai fermata fino ad arrivare agli stabilimenti di Reggiolo e Gonzaga, tecnologicamente avanzati, che producono per il mercato italiano ed esportano in 30 paesi nel mondo.

Scopri il nostro nuovo Tagliaerba professionale GIANNI FERRARI Turbo 2K

Il tagliaerba Gianni Ferrari Turbo 2K è il top della gamma da raccolta Gianni Ferrari: garantisce prestazioni superiori in qualunque condizione di impiego.

Sicuro e affidabile, questo tagliaerba ha superato a pieni voti tutti i test e le verifiche per sicurezza, rumore, vibrazioni ed emissioni elettromagnetiche.
La macchina è in grado di tagliare e raccogliere erba e foglie, cartacce, lattine, bottiglie di plastica con una qualità di taglio e raccolta impeccabile.
Il sistema di taglio progettato per garantire un’ottima qualità di taglio e capacità di raccolta, uniforme per tutta la durata delle operazioni
Il carter è particolarmente sicuro: bandelle mobili si aprono in presenza di erba alta e si chiudono con erba bassa o se colpite da oggetti provenienti dall’interno.
I piatti sono flottanti, per adattarsi alla disomogeneità del terreno e garantire sempre un taglio accurato.
L’altezza del taglio si regola attraverso la rotazione di una singola leva, velocemente e senza sforzi.
Inoltre, il sistema di posizionamento idraulico in verticale del rasaerba permette un facile accesso alla parte inferiore: le operazioni di manutenzione sono così molto più semplici.

Vuoi noleggiare il tagliaerba Gianni Ferrari Turbo 2K? Contattaci, e ti daremo tutte le informazioni che cerchi!